Curcio all’ANBI, è tempo di trasformare emergenza in opportunita'

7 luglio 2020

“Abbiamo tutti l’esigenza di trasformare le tante emergenze che il paese si trova ad affrontare in opportunità. La mia storia professionale è purtroppo costellata di emergenze, mi sono infatti occupato di protezione civile quindi di tutte le emergenze del paese. Oggi con i colleghi del Dipartimento CasaItalia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ci occupiamo di prevenzione delle conseguenze dei disastri e di  filiere di attività che contribuiranno ad una risposta nella fase post emergenziale.   Così ha esordito Fabrizio Curcio Capo Dipartimento CasaItalia che ha partecipato stamani alla prima giornata dell’Assemblea annuale 2020 dell'ANBI, Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue quest'anno in modalità ''streaming'' per ottemperare alle normative igienico-sanitarie anti Covid-19.

« Oggi  - ha continuato Curcio - riscontro che uno dei problemi principali quando parliamo di fasi post emergenziali, di ripristino delle condizioni di vita precedente ai disastri e di ricostruzione è che alla visione prospettica e alla grande volontà di risolvere i problemi con la prevenzione che si riscontra durante le fasi della gestione delle emergenze non seguono azioni forti e durature quando poi passa tanto tempo dopo un disastro. Valga come esempio esplicativo il la legge 77 del 2009 che promulgò il primo vero piano di prevenzione strutturale del rischio sismico e aveva stanziato 1 miliardo per 7 anni, al settimo anno quel piano non è stato rifinanziato».

Incalzato dalle domande del moderatore Klaus Davi Curcio ha aggiunto: «credo che un’analisi sul rapporto tra indirizzo politico e la fattibilità tecnica delle indicazioni che vengono appunto dalla politica sia oggi cruciale. Dobbiamo fare in modo che gli indirizzi politici siano realizzabili. E’ una questione di metodo e merito. Nel merito abbiamo una serie di competenze altissime nel paese. La nostra comunità scientifica è imperniata su grandi eccellenze. Dobbiamo lavorare sul metodo proprio perché abbiamo bisogno che gli indirizzi politici vengano realizzati presto e bene

Abbiamo bisogno non solo di velocità ma anche di un indirizzo. Abbiamo bisogno di necessità di attivare tutte queste filiere insieme. Va benissimo il concetto dei commissariamenti ma se anche per le piccole opere c’è bisogno di avere un commissario vuol dire che il sistema non sta funzionando come dovrebbe Sblocchiamo quel che si può sbloccar – ha concluso il suo intervento Curcio -  e ragioniamo nel medio termine . Abbandoniamo questo approccio a saltare da un’emergenza all’altra. Noi dobbiamo orientare la politica a dare una certa continuità sulle attività».  

Casa Italia , Fabrizio Curcio , Prevenzione , Comunicazione del rischio
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