Curcio e Legnini al Parlamento: pronto il progetto da 1,78 miliardi per il Centro Italia

8 febbraio 2021

Fabrizio Curcio, Capo dipartimento di Casa Italia ha firmato con il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, il documento “Il recovery fund ed il progetto “Interventi di rigenerazione delle aree del terremoto”” presentato al Parlamento dallo stesso Legnini, nell’audizione alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati lo scorso 4 febbraio.

Nel documento vengono illustrate nel dettaglio le azioni specifiche previste dagli “Interventi di rigenerazione delle aree colpite dal sisma”, per un ammontare di 1,78 miliardi di euro a carico del Recovery Fund PNRR, insieme a quelle riguardanti i medesimi territori relative a misure di carattere generale.

Si tratta di avviare un vero e proprio “cantiere Centro Italia” costituito di interventi rafforzati, coordinati e di una logica di sistema. Gli interventi proposti hanno l’obiettivo di promuovere e sostenere un’azione complessiva di rigenerazione per attuare misure rafforzate volte ad interrompere il processo di spopolamento e di declino sociale ed economico in corso e di dotare le comunità locali di risorse e strumenti in grado di restituire vitalità e capacità d’agire ai territori, alle persone ed alle imprese, rafforzando le dinamiche sociali ed economiche e favorendo il reinsediamento ed un complessivo processo di rigenerazione.

La prima parte del progetto dal titolo  “Città e borghi sicuri, sostenibili e connessi” prevede di sostenere interventi per una mobilità più efficiente e sostenibile, di recupero e riqualificazione energetica degli edifici pubblici, la promozione di servizi digitali, di sistemi basati sull’Internet delle Cose (Iot), lo sviluppo di sistemi fotovoltaici, di un’illuminazione urbana ecocompatibile. L’obiettivo è quello di rendere sicuri, ma anche accoglienti, attrezzati, connessi e sostenibili le città e i borghi delle aree del terremoto perché tornino a ripopolarsi.

La seconda parte del documento, detta “Rinascita economica e sociale” ha la finalità di sostenere la rinascita dei territori che costituiscono il cuore dello sviluppo di molti settori dell’eccellenza produttiva italiana. La capacità generativa di questi territori e di queste comunità operose può rinascere se vengono promosse misure concrete destinate alla formazione delle competenze, al sostegno alle imprese, alla valorizzazione del territorio e a far uscire da un ambiente naturale di grande pregio importanti potenzialità.

Le misure specifiche collocate sul Recovery Fund prevedono interventi complementari alla ricostruzione pubblica e privata, quali la rigenerazione urbana, il sostegno al sistema delle imprese, la promozione di centri di ricerca universitaria, il sostegno all’economia circolare ed alla valorizzazione delle risorse ambientali, la promozione delle imprese creative, sociali e collegate alla valorizzazione del patrimonio ambientale e turistico. Queste azioni sono inquadrate nell’ambito del progetto “Interventi per la rigenerazione delle aree del terremoto”, interventi integrativi della ricostruzione materiale, con iniziative che vanno a rafforzare ed integrare quanto previsto dalle misure generali del PNRR, all’interno delle quali si richiede una specifica quota di riserva o di priorità per gli interventi che ricadono nelle aree del terremoto.

Per liberare e mettere a sistema le potenzialità presenti nelle aree colpite dagli eventi sismici è quindi necessaria una regia forte, una cabina di coordinamento sul modello sperimentato con successo per la ricostruzione del Centro Italia con il coinvolgimento di tutti i livelli di governo, centrale, regionale e locale, in grado di far ricadere sul territorio queste opportunità, accelerando gli investimenti e semplificando l’accesso agli interventi.

Le misure esposte nel progetto sono parte delle positive esperienze sin qui maturate dal Dipartimento Casa Italia, anche nell’ambito della ricostruzione del Centro Italia, con le numerose misure di semplificazione ed accelerazione e i nuovi strumenti che consentono interventi in deroga consigliano di proseguire questo percorso verso la creazione di un “Dipartimento per le ricostruzioni” incardinato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con compiti di indirizzo, coordinamento e raccordo tra i diversi soggetti istituzionali interessati a vario titolo nei processi di ricostruzione.

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