Curcio ad Avellino: “E' tempo di costruire un piano nazionale sulle ricostruzioni post sisma”

21 febbraio 2020

“Se pensiamo alla ricostruzione vengono in mente diversi modelli. Dal modello Emilia a L’Aquila al CentroItalia e subito perdiamo la capacità di capire qual sia la giusta direzione. Viene da chiedersi: Riusciamo a fare un piano nazionale sulle modalità di ricostruzione? Cioè riusciamo a metterci d’accordo su come rispondere ogni volta che succede un terremoto di grandi dimensioni? Trovare queste risposte è la sfida principale di CasaItalia”.

È questo uno dei concetti principali del discorso che Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento CasaItalia ha pronunciato ad Avellino all’incontro, organizzato dalla Confcommercio della Provincia di Avellino e da Federcomated dal titolo: “La riqualificazione del patrimonio edilizio”.  

Ricostruire poi non significa solo una ricostruzione fisica degli edifici - ha aggiunto poi Curcio - ma una ripartenza del territorio dal punto di vista economico-sociale. Siamo convinti che possiamo fare un lavoro di pianificazione a livello nazionale. Bisogna lavorare ora per creare un modello condiviso di ricostruzione da utilizzare in caso di necessità. 

Il Capo Dipartimento è poi passato a parlare di prevenzione strutturale: “siamo di fronte ad una situazione in cui ci sono diversi progetti tra Ministero e enti locali, con fondi stanziati per diverse ragioni. Ma mi chiedo:  chi ha il quadro generale di tutto ciò che si fa per la prevenzione strutturale in questo Paese? Qual è la strategia dietro alle tante azioni messe in campo? Questo è un tema importante di lavoro per noi a CasaItalia . 

Infine una riflessione sull'aumento della consapevolezza del rischio che in una terra come l’Irpinia è all’ordine del giorno: “Abbiamo poi bisogno dei cittadini. Della consapevolezza del rischio nelle nostre comunità. Si stanno realizzando campagne molto lodevoli ed efficaci come Iononrischio del Dipartimento della Protezione civile. Ma mi chiedo ancora: entro 10 anni riusciamo ad avere un quadro di come stanno le cose nell’edilizia pubblica e privata? Abbiamo bisogno di un patto tra istituzioni, la rete delle professioni, le realtà come la Concommercio o come la Confindustria per capire come stanno le cose e fare una forte riflessione sulle misure di sicurezza. Ci vuole coraggio e bisogna darsi da fare, insieme possiamo farlo”, conclude Curcio. 

Casa Italia , Curcio , Cultura della prevenzione
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