Curcio a REM Tech: parte il lavoro sulla “carta della ricostruzione”

22 settembre 2020

E’ partita con un confronto lungo e parecchio fruttuoso tra il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio e i diversi Commissari delegati e straordinari alla ricostruzione dei territori colpiti da terremoti particolarmente significativi in attività in questo momento la partecipazione del Dipartimento Casa Italia a Rem Tech Expo 2020 in edizione unicamente digitale.

Alla fine del Convegno il Rem Tech ha voluto anche premiare il Capo Dipartimento di una targa ricordo della partecipazione di Casa Italia al Rem Tech come premio per il lavoro di Coordinamento delle ricostruzioni che la struttura di Palazzo Chigi svolge quotidianamente.

Il convegno iniziale che è andato in onda sul sito di Rem Tech è stato da un nutrito numero (100 visualizzazioni di media per tutta la durata dell’evento) di ascoltatori nelle due ore e mezza della sua durata.

Intitolato “verso la Carta delle ricostruzioni”, il dibattito, moderato da Gianluca Loffredo di Arch Living, ha visto la partecipazione del Commissario per i sismi 2016/17 Giovanni Legnini, il Commissario alla ricostruzione dei territori del Molise anche Presidente della Regione Donato Toma, il Commissario per la ricostruzione dei territori dell’area etnea Salvatore Scalia, Il Commissario per Ischia Carlo Schilardi, Enrico Cocchi, Direttore Agenzia Regionale Sisma 2012 della Regione Emilia Romagna, Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei territori del cratere sismico del sisma 2009 e Salvatore Provenzano, titolare dell’Ufficio speciale della ricostruzione de L’Aquila.

«Con i commissari – ha esordito il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio - stiamo svolgendo un grande lavoro che ha come obiettivo da un lato il miglioramento delle attività dei singoli territori, dall’altro costruire un progetto, un percorso per rendere le ricostruzioni che impegneranno il nostro paese in futuro più performanti, più rapide, più sicure, più efficienti, più trasparenti è il percorso che metteremo nero su bianco con la Carta delle Ricostruzioni».

«Questo percorso è anche la mission del Dipartimento Casa Italia, nato dall’urgenza di affrontare la questione della prevenzione in seguito a diversi eventi emergenziali. Questa mission è stata integrata ultimamente con l’azione di coordinamento che la PCM svolge insieme ai vari soggetti che si occupano di ripristino e ricostruzione di territori colpiti da eventi calamitosi.
Con i diversi Commissari stiamo lavorando tutti insieme in maniera proficua, anche nei percorsi che hanno determinato l’approvazione del Decreto Semplificazioni e in questi giorni stiamo ancora lavorando insieme come supporto tecnico alla politica, secondo quelli che sono i nostri compiti, sulla conversione in legge del Decreto legge scostamento».

Il convegno di oggi e il lavoro di Casa Italia a Rem Tech che si svilupperà anche con diverse audizioni di protagonisti istituzionali, della società civile, del mondo delle imprese che si terranno da oggi a venerdì nelle Rooms appositamente predisposte sulla piattaforma di Rem Tech è intitolato “verso la ricostruzione proprio per tratteggiare quello che è un percorso ancora tutto da definirsi.

Oggi, continua Curcio: «un primo passo per giungere a porre dei principi in tema di ricostruzione e arrivare a fornire delle soluzioni. Partiamo dalle nostre esperienze che abbiamo sul territorio che sono molto diversificate sisma per sisma, territorio per territorio. Le diversità nascono dalla natura degli eventi calamitosi che sono diversi. Soprattutto per impatto sul territorio. Non solo si tratta di eventi diversi anche dal fatto che sono eventi che hanno “stati di attuazione” diversi. Per esempio i sismi del 2009 e del 2012 che aldilà dell’impatto sono in una fase molto consolidata quasi di chiusura. Ma abbiamo ricostruzioni diverse come Ischia, Molise, Sicilia che sono in una fase di impostazione.

I temi al centro della nostra discussione – conclude Curcio - sono diversi, e sono temi importanti per la ricostruzione parleremo di governance, politiche urbanistiche, di personale degli uffici speciali, del rapporto con la tecnologia, dei flussi finanziari di come la ricostruzione va sostenuta, o anche del tema della comunicazione.

Molto spesso facciamo fatica a far capire quel che sta succedendo ai cittadini che un giorno si trovano a leggere il racconto dell’inaugurazione di una scuola o del lavoro dei diversi commissari e poi magari il giorno dopo un titolo sulla “ricostruzione bloccata” come successo pochi giorni fa in Abruzzo partendo da dati errati e contraddittori. Dobbiamo lavorare su vari fronti ma abbiamo le capacità e la volontà ferrea di farlo».

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