14 aprile 2023
Presentato il rapporto della Croce Rossa Italiana dal tema “Ripresa e ricostruzione post-disastro. Il modello normativo italiano e il sisma nel Centro Italia del 2016-2017”, in cui sono state prese in esame le caratteristiche generali dell’attuale modello di governance di ripresa e ricostruzione post-sisma in Italia, evidenziando anche le principali criticità incontrate e le buone pratiche normative adottate.
Ripresa e ricostruzione sono due fasi di estrema rilevanza e tra loro correlate, che si attivano, anche sovrapponendosi, una volta conclusa la prima fase emergenziale e di messa in sicurezza delle persone colpite dagli eventi calamitosi.
Per quanto riguarda le criticità della ricostruzione post-sisma, il rapporto individua alcune problematiche ricorrenti come per esempio la potenziale discontinuità e i rischi di incoerenza tra gli interventi iniziali di valutazione dei danni fisici e economici, le modalità di erogazione e di utilizzo dei fondi da parte delle amministrazioni coinvolte, la pianificazione della ripresa nel lungo periodo.
Il rapporto passa in rassegna le principali normative in materia sia a livello nazionale sia a livello internazionale ed esamina, in particolare, il sisma del Centro Italia 2016-2017 ripercorrendo i principali eventi, le gestioni delle fasi di ripresa e di ricostruzione e gli specifici interventi normativi legati alle due fasi. Frammentazione e diversificazione normativa sono indicati come fattori di rallentamento e difficoltà gestionale del processo di ricostruzione e rilancio del territorio.
Il rapporto ricorda tra le conclusioni il percorso di semplificazione e rafforzamento della governance intrapreso e la necessità di una legislazione uniforme a livello nazionale che regoli non solo le ricostruzioni post-sisma, ma anche il Fondo complementare aggiuntivo destinato alle aree del Centro Italia colpite da eventi sismici e ai progetti di rigenerazione urbana: tutti processi che vanno nella direzione di un miglioramento e sviluppo futuro dei territori coinvolti.
Il report riporta, infine, alcune buone pratiche e raccomandazioni come, ad esempio, favorire un passaggio funzionale dalla fase di ripresa a quella di ricostruzione, evitare la creazione di labirinti normativi, incentivare la sostenibilità climatica e ambientale.